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Gli scienziati realizzano la prima clonazione robotica di suini 100%

I ricercatori dell’Università Nankai di Tianjin, in Cina, hanno sviluppato un modo per clonare i maiali utilizzando solo robot. Per gli scienziati, ciò potrebbe ridurre la dipendenza del paese – che è il più grande consumatore mondiale di carne suina – dagli animali da allevamento importati.

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I ricercatori sono riusciti a completare con successo l'esperimento dopo che una scrofa che fungeva da surrogata è riuscita a dare alla luce sette maiali clonati nel marzo di quest'anno. "Ogni fase del processo di clonazione è stata automatizzata e non vi è stato alcun intervento umano", ha affermato Liu Yaowei, che ha contribuito allo sviluppo del sistema e del processo.

Liu ha anche aggiunto che l'uso dei robot ha aumentato il tasso di successo della clonazione e ha spiegato che in passato l'università è riuscita a clonare suinetti utilizzando l'intelligenza artificiale, ma parti del processo che coinvolgevano gli esseri umani avevano un margine di errore maggiore.

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Gli scienziati sviluppano il metodo di clonazione robotica 100%

Miglioramento dell'algoritmo

Per ottenere un processo di clonazione con intervento robotico 100%, il team ha dovuto regolare l'algoritmo dei robot per migliorarne la precisione. "Il nostro sistema basato sull'intelligenza artificiale può calcolare la tensione all'interno di una cella e guidare il robot a utilizzare una forza minima per completare il processo di clonazione, riducendo così i danni cellulari causati dalle mani umane", secondo Liu.

Il problema delle cellule danneggiate nei metodi di clonazione ha rappresentato un ostacolo all’uso di massa della tecnica, ma la situazione potrebbe cambiare se l’applicazione di robot e intelligenza artificiale nel processo si dimostrerà coerente nei prossimi anni.

Se fosse possibile adottare il processo in massa, il team intende sviluppare kit di clonazione che possano essere distribuiti, ad esempio, alle aziende e alle istituzioni che si occupano di clonazione.

Secondo Pan Dengke, ex ricercatore dell’Accademia cinese delle scienze agricole, che ha anche contribuito allo sviluppo del primo maiale clonato del paese nel 2015, il trasferimento nucleare di cellule somatiche – una forma tradizionale di clonazione – ha richiesto molto più tempo rispetto al nuovo metodo. .

Prima che i robot venissero integrati nel processo, Dengke creava manualmente più di mille cloni al giorno, il che gli causava un enorme sforzo fisico. Per lo scienziato, il nuovo sistema rappresenterà un grande passo avanti nell'innovazione del Paese se distribuito con successo su larga scala.

Gabriel Lafetá Rabelo

Padre, marito, analista di sistema, web master, titolare di un'agenzia di marketing digitale e appassionato di quello che fa. Dal 2011 scrivo articoli e contenuti per il web con focus sulla tecnologia,